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Dr. Albert Schweitzer

Dr. Albert Schweitzer

10.10.2012 (Lambaréné / Gabon)

“Everyone has his Lambaréné” ha detto il Dr. Albert Schweitzer (1875-1965) al momento della consegna del premio Nobel (Oslo, 1954). Ognuno ha la sua Lambaréné. Con questo voleva probabilmente affermare che ognuno, nella vita, ha uno scopo, una missione. Lui, teologo, filosofo e medico, nella cittadina di Lambaréné, dove il fiume Ogooué si divide in due bracci, ha costruito nel 1927 un ospedale. Il suo impegno si è rivolto soprattutto allo studio e alla cura di lebbra e malaria. Filantropo. Cure gratuite. Per finanziare l’attività, oltre a generose offerte, ha girato l’Europa esibendosi in 480 concerti di organo. Il suo impegno gli è valso il riconoscimento internazionale. Oltre per esempio alla legione d’onore e una laurea honorem causa a Zurigo, nel museo è possibile visionare lettere inviategli da personaggi quali Albert Einstein e dal generale americano Dwight Eisenhower. Ha scritto vari libri, tra qui “A l’orée de la fôret vierge” dove sono raccolti gli avvenimenti e le sue impressioni del suo primo soggiorno a Lambaréné, e “Histoire de la fôret vierge”, una sorta di seguito.

A Lambaréné ci siamo fermati quattro giorni. E’ una cittadina molto accogliente. Immersa nella foresta tropicale e le sue colline, è divisa in tre parti dal fiume Ogooué. L’isola centrale è oggi collegata alla terra ferma da due lunghi ponti e accoglie eleganti abitazioni ed edifici pubblici. Sulla riva destra si trovano un nucleo di abitazioni modeste e l’ospedale Albert Schweitzer. Sulla riva sinistra batte invece il cuore di Lambaréné, tra mercati, bancarelle, negozi e bar. Se il nord del Gabon è quasi esclusivamente prevalso dal popolo Fang, qui vivono in armonia oltre quindici etnie diverse.

 

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