Il quindicesimo paese
03.10.2012 (Eboro / Gabon)
Veniamo svegliati da dei taglialegna. Vogliono abbattere alberi nel boschetto dove ci siamo accampati per la notte. Chiediamo un attimo per un caffè e per chiudere la tenda, ma loro cominciano a suon di machete e di motosega. Gli alberi cominciano a cadere sempre più vicini e ad un ritmo infernale. Sembra vogliano radere al suolo tutto il boschetto! Ad un tratto un grosso albero ne trascina nella sua caduta altri 10 o 15 più piccoli. Un boato. Sono caduti a poche decine di metri dalla Patrol. Con uno scatto felino chiudiamo la tenda e buttiamo il materiale in macchina. Risveglio al quanto brutale, senza nemmeno il tempo di rinfrescarsi e di un giusto caffè. Raggiungiamo la frontiera con il Gabon tra Abang-Minko’o e Eboro. Un ponte sul fiume “Ntem” (nome garantiamo per il nome) collega i due paesi. Le pratiche doganali filano lisce e i funzionari si rivelano essere molto professionali. Nessuna corruzione qui! Buon segno. Per i timbri di entrata in Gabon sui passaporti ci rechiamo a Eboro, ad una trentina di chilometri da Abang-Minko’o. Quindicesimo paese sul nostro cammino!