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Tatà in Svizzera

Tatà in Svizzera

13.04.2013 (Zurigo / Svizzera)

Sabato mattina, ore 9:45. Il volo LX8085 proveniente da Città del Capo atterra con venti minuti di anticipo. Nella sua stiva un carico speciale: una grossa cassa di legno. I documenti per l’importazione arrivano dopo tre quarti di ora, Daniele si affretta poi per il timbro della dogana e per il visto del veterinario federale. Novanta minuti dopo l’atterraggio, la cassa è li, su di un carrello. Vengono tolte le sicure e presto la porticina in legno si apre. Un musetto nero è lì, curioso. Un rapido balzo e Tatà tocca per la prima volta il suolo svizzero! Un cane del deserto del Sahara che ha attraversato tutta l’Africa da nord a sud per poi atterrare in Svizzera. E’ pimpante, vuole giocare e non risparmia i suoi consueti morsi e attacchi a sorpresa. Corre poi come una pazza sull’enorme piazzale della zona cargo dell’aeroporto di Zurigo-Kloten (non senza grande disappunto degli incaricati “zona importazione”). In barba a vaccinazioni, tonnellate di permessi e analisi del sangue, Tatà ce l’ha fatta!

 

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