Insabbiata epica
29.04.2012 (Lago salato / Marocco / 50 km dall'Algeria)
Dune, dune e dune. Il vento è forte e la sabbia ovunque. Scendere dalla macchina significa respirare sabbia e dover tenere gli occhi il più chiusi possibile. Sole allo zenit. Sappiamo che dobbiamo seguire una rotta nord-nord-ovest. Il gps serve a poco e lavoriamo quindi di bussola. Le dune non sono però daccordo con la nostra rotta. Sono come delle onde che una dopo l'altra ti sbarrano la strada e se le segui ti portano dove vogliono. Decidiamo di forzare la mano e di smetterla di aggirarle. Bega ed io siamo poco convinti, ma ci proviamo. Tom con la sua moto si insabbia varie volte, ma il peso ridotto permette di liberarla piuttossto facilmente. Il fuoristrada prosegue lento e la densità della sabbia diventa sempre più bassa. Il motore sforza e sappiamo benissimo che appena togliamo il piede dall'acceleratore è finita. Ci infiliamo in mezzo alle dune. Destra. Sinistra. Dosso. Destra. Sinistra. Dosso. Ed è li che davanti a noi ci aspetta una duna di forse due metri. Ci aspetta beffarda. E' troppo alta ma non possiamo far altro che forzare il motore al massimo e tentare di scavalcarla. Ecco. Siamo fermi a forse un metro dalla vetta. Riusciamo a fare retromarcia, ma appena scesi la macchina sprofonda nelle sue stesse tracce. Dare gas non fa che peggiorare la situzione. E' il momento di scavare con pala e mani e di usare le placche per la sabbia. In oltre un'ora riusciamo a smuovere la Patrol di forse cinque metri. La sabbia si attacca al sudore. Ma ecco che dal vuoto del deserto appaiono due berberi, Nagi e Omar. "Bonjour, ça va? Nous allons vous aider!". Rimaniamo sorpresi della loro apparizione, ma ben contenti dell'aiuto! Uno comincia a scavare sotto la macchina mentre l'altro infila rametti dietro ai pneumatici. In meno di cinque minuti la macchina è libera. Ci invitano al loro accampamento. Ci portano acqua per rinfrescarci e ci offrono il thé accompagnato da biscotti e spagnolette salate. Siamo tutti e tre sfiniti e la loro accoglienza è per noi una manna.