Bienvenue au Togo
20.08.2012 (Lomé / Togo)
Lasciamo i nostri amici di Kasoa tra sorrisi e dopo le foto di rito. Mister Peter si rende disponibile per darci una mano con il famigerato visto per l'Angola. Una volta arrivati in Camerun, gli spediremo i passaporti che porterà all'ambasciata di Accra per i timbri, e sua volta ci rispedirà i passaporti nella capitale camerunese. Avremmo potuto partire da Accra già con i visti in tasca, ma la ristretta validità di soli due mesi del visto ci avrebbe obbligati ad una corsa attraverso Togo, Benin, Nigeria, Camerun, Gabon, Congo Brazaville e la Repubblica Democratica del Congo in otto settimane... Senza contare i visti mancanti. Con l'aiuto di Mr. Peter avremo due mesi di tempo per raggiungere la frontiera dell'Angola dal Camerun. Thank you a lot Mr. Peter!
Arriviamo verso le 19 alla frontiera di Denu dopo aver rischiato di presenziare in tribunale per un eccesso di velocità. Con una pistola laser (il primo controllo radar nei 5 mesi di Africa) ci beccano ad 82 km/h su di tratto a 50... Evitiamo di rimanere bloccati in Ghana per almeno una settimana pagando 40 Cidi (ca. 16€) direttamente al poliziotto. Una sfracca di soldi in Ghana, ma sta per fare buio e questa volta non abbiamo tempo da investire in lunghe discussioni. Sbrighiamo le pratiche doganali in un'ora e mezza e siamo già a Lomé. Ci sorprendiamo del lungomare. Spiagge enormi, baretti sulla sabbia e addirittura strada illuminata (cosa rara da queste). Pernottiamo ad una decina di chilometri ad est di Lomé al camping "chez Alice" di Aveposo, una zurighese che da oltre trent'anni si è stabilita in Togo. Nel menu Schnipo (Schnitzel mit Pommes), Bratwurst, Birchermüesli e addirittura Rööösssti! Una piccola Svizzera nel Togo, insomma. Mentre Daniele può di nuovo parlare un po' del suo pessimo Züridutsch, Tatà fa amicizia con Babou, un grosso babbuino, e Susi, una scimmietta velocissima che dopo un attimo si impossessa del guinzaglio e si diverte a strattonarla a destra e sinistra. Dopo un po' corrono come pazze nel cortile e finiscono per farsi le coccole.
Intanto cominciamo il periplo all'ambasciata nigeriana. Un'ambasciata mooolto poco accogliente che ci terrà in ballo per oltre una settimana. Il 28 di agosto passiamo nove ore (senza mangiare e bere) seduti nella sala d’attesa, e tutto per sentirci dire all'orario di chiusura che dobbiamo passare il giorno dopo... veramente no comments.
Durante i giorni a Lomé ne approfittiamo per prolungare di tre mesi l'assicurazione della macchina e per sostituire le molle anteriori. A causa delle sollecitazioni della strada quella destra si è rotta in tre pezzi! Incredibile. Oltre a fastidiosi e preoccupanti colpi secchi durante la guida, la macchina pende a destra. Troviamo forse i peggiori meccanici della zona che, non senza demolire la macchina e di rischiare di farsi schiacciare dal suo peso, riescono comunque a rimpiazzare le molle con due nettamente più robuste.